SOLIDARIETA’ sull’ESQUILINO

  Tiene banco da lungo tempo ormai, sui media nostrani, la sfida del numero sempre crescente di migranti che sbarcano sulle coste italiane provenienti in gran parte dal continente a tutti gli effetti emblema del sottosviluppo, quell’Africa che, senza ombra di dubbio, intende far pagare all’Europa lo sfruttamento sotto forma di vero raziocinio delle sue preziose ed abbondanti risorse naturali.

Il terremoto in Marocco e la tragedia dell’inondazione nella Cirenaica non faranno altro che ingigantire ulteriormente il grave problema.

A Roma prima del covid una statistica documentava la presenza di molti di questi naufraghi, ormai senza fissa dimora, naturalmente  comprensiva anche di italiani, fino a diecimila persone. La cifra pare oggi lievitata fino ad oltre il doppio.

monsignore vittorio formenti
monsignore vittorio formenti

Ed una delle icone della loro ingombrante presenza era  rappresentata dalla Stazione Termini. Più volte le Autorità comunali e i Dirigenti delle Ferrovie dello Stato hanno cercato, pur con motivati argomenti, di allontanare gli indesiderati ospiti dai dintorni della stazione, che dovrebbe rappresentare il primo, positivo  contatto di accoglienza per i tanti turisti in visita alla Città Eterna.

Ed è risaputo: anche i Volontari che assistono tali reietti della società non sempre vengono visti di buon occhio. Ma è il caso di chiederci: cosa succederebbe se tali ospiti, i quali conservano tutta la dignità di persone, non trovassero nemmeno mani amiche che li aiuti ad affrontare il bisogno primario di un po’ di cibo? Nella Capitale del  Cristianesimo, è il caso di  dirlo, nessuno muore di fame. E questo non è poco.

Nel  frattempo molti clochard hanno dovuto comunque lasciare la Stazione. Ma il loro problema non si poteva risolvere solo spostandolo altrove. Buona parte dei loro si sono riversati nel dedalo delle strade del colle Esquilino, dominato dalla secolare Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.

E qui i vari gruppi di volontariato, alternandosi, li continuano comunque a raggiungere ogni sera offrendo loro un abbondante pasto caldo, secondi e frutta, generi di conforto e per l’igiene personale e, quando arriverà il Generale Inverno, distribuendo coperte e sacchi a pelo.

Tra le numerose organizzazioni umanitarie che si fanno carico del problema, quelle cattoliche legate a Parrocchie, Congregazioni religiose, Associazioni di Volontariato e quant’altro rappresentano la prevalenza. In primis, in assoluto, va menzionata l’opera voluta da Papa Francesco tramite il suo Elemosiniere, il Cardinale polacco Konrad Krajewski. Ma anche la pressoché totalità delle parrocchie romane si sono attrezzate per aiutare quanti bussano alle loro porte sempre aperte alla solidarietà.

Prima del covid, lungo Via Marsala, che costeggia la Stazione Termini, ogni sera veniva dato soccorso a file di centinaia di persone di ogni sesso, colore, religione e nazionalità. La pandemia ha posto necessariamente fine alle benefiche iniziative. Ma la filiera degli aiuti non si è mai interrotta.

Proprio su suggerimento del Cardinale, un gruppo di Volontari  durante il covid, ha supportato con generi alimentari numerose famiglie di Filippini, molti dei quali avevano perso il lavoro a causa della pandemia.

Il Gruppo, del quale mi onoro di essere il referente religioso, costituito da Volontari di varia estrazione, si è poi riciclato codificando il proprio impegno settimanale finalizzato a continuare ad  offrire ai senza fissa dimora dell’Esquilino una sostanziosa cena.

monsignore vittorio formenti
monsignore vittorio formenti

Si era iniziato con ottanta sacchetti, ma poi si è dovuto arrivare a sfiorare i centocinquanta. E non basterebbero… Inoltre il Gruppo, in circostanze legate a particolari festività dell’anno, riesce ad aggregare fino a centocinquanta bisognosi per un ricco pasto attorno ad un vero desco.

Il Gruppo si avvale naturalmente della donazione di offerte in denaro e di generi commestibili ma, quando non arriva la Provvidenza, si autogestisce attingendo alla generosa sensibilità dei propri Volontari.

 

                       Mons. Vittorio Formenti.